Indice articoli

 

Kant considerò giustamente queste due correnti di pensiero unilaterali e quindi non adatte a costituire un fondamento vero alla conoscenza. Entrambe, infatti, secondo Kant, trascuravano un aspetto della realtà, quando applicavano ad essa i criteri conoscitivi, ottenendo conseguentemente risultati molto lontani dalla concretezza. Così il razionalismo si rivela incapace di cogliere l’aspetto particolare delle cose, mentre l’empirismo non riesce a scorgere quanto vi è di universale in ciascuna di esse. Kant concludeva che era necessario escogitare un criterio nuovo di conoscenza che, accogliendo quanto vi era di valido nell’una e nell’altra proposta conoscitiva, andasse al di là di esse, superandone l’unilateralità per dar luogo ad un fondamento vero e scientifico della conoscenza. Questo poteva essere ottenuto mediante la costituzione della sintesi a priori, che inglobava in se sia il particolare, privilegiato dagli empiristi, sia l’universale privilegiato dai razionalisti.

Kant si vantò di aver compiuto in filosofia la stessa rivoluzione radicale che Copernico aveva compiuto circa due secoli prima in astronomia. Ed aveva ragione di dovere paragonare la sua rivoluzione a quella di Copernico perché entrambe determinarono una svolta, non solo nel modo di pensare dell’umanità, ma anche nel suo modo di vivere e di comportarsi.

A noi non interessa di illustrare come la rivoluzione kantiana non sia rimasta, contrariamente alle apparenze ed al sentire comune, ristretta al campo filosofico, ed abbia improntato di sè il procedere della scienza nei vari campi, bensì mostrare come i fatti e le idee debbano essere posti in stretta correlazione e come risultino vuoti ed astratti, quando si pretende di considerarli al di fuori di tale correlazione. La sintesi a priori di Kant ha stabilito, secondo il mio modo di vedere, il giusto rapporto in cui stanno i fatti e le idee e, come conseguenza, l’atteggiamento che noi uomini dobbiamo assumere di fronte ad essi quando esprimiamo i nostri giudizi per interpretare la realtà che ci circonda.